Le attività di questa azione rappresentano la parte più consolidata delle azioni dei passati progetti PLS.
I “laboratori PLS” restano pertanto il fulcro delle azioni per promuovere una didattica più coinvolgente, che vede gli studenti protagonisti.
Le modalità di attuazione dei laboratori prevedono la co-progettazione (scelta del tema, programmazione delle attività, messa a punto di materiali didattici e dell’apparato sperimentale, …) da parte dei docenti dell’università e della scuola, rappresentando per questi ultimi anche un’occasione di crescita professionale.
La varietà dei laboratori è pensata per offrire un’ampia panoramica sui vari campi della fisica, del suo intreccio con altre discipline e delle sue implicazioni a livello sociale. Il laboratorio è anche il luogo ideale dove sviluppare anche competenze trasversali (soft skill), oggi richieste dal mondo del lavoro (creatività, progettazione, competenze di comunicazione, saper lavorare in gruppo), e dove favorire l’equilibrio di genere, attraverso la distribuzione degli studenti in gruppi eterogenei.
Ogni laboratorio è anticipato e seguito dalla somministrazione di questionari che hanno anche lo scopo di stimolare nei ragazzi un’autovalutazione sulle proprie conoscenze e competenze.
In ogni sede le attività si concludono a fine anno scolastico con un incontro pubblico presso il dipartimento, in cui gli stessi studenti presentano il lavoro svolto e lo condividono con gli altri studenti delle scuole partecipanti ai Laboratori PLS.
Moltissime le tematiche proposte, che vanno da argomenti di fisica classica (meccanica, termodinamica, acustica, elettromagnetismo, ottica,..) e moderna (relatività, meccanica quantistica, astronomia, fisica nucleare, radioattività, fisica applicata all’ambiente, ai beni culturali e alla medicina,…), alla storia della Fisica e degli strumenti antichi e al teatro scientifico.
In molte sedi vengono proposti anche laboratori interdisciplinari che ruotano attorno a un unico tema affrontato da diverse prospettive (chimica, fisica, matematica,…) e si attivano laboratori di approfondimento per la preparazione degli studenti in vista delle gare regionali delle Olimpiadi di Fisica, in collaborazione con le sezioni locali dell’Associazione per l’Insegnamento della Fisica.
Diverse le modalità con cui vengono realizzati i laboratori: oltre a quelli più tradizionali, si realizzano laboratori in kit (esperimenti realizzati in kit concessi poi alle scuole); laboratori in remoto come percorsi interamente telematici, per superare le difficoltà logistiche di scuole lontane dalle università e favorire studenti con disabilità motorie; laboratori che sfruttano la tecnologia dei sensori degli smartphone e le potenzialità dei sistemi Arduino; laboratori con materiali “poveri”,…
Altra tipologia di attività che ha una forte valenza didattica è costituita dagli Stage estivi, organizzati in molte sedi, che si configurano come laboratori di approfondimento, rivolti soprattutto a studenti molto motivati, prevalentemente studenti delle quarte classi, e che si sviluppano in modalità “full immersion”, spesso attorno a una tematica o a più tematiche di attualità scientifica.
Alla buona riuscita contribuiscono interventi da parte degli enti di ricerca e di AIF (Associazione per l’Insegnamento della Fisica) nelle varie sezioni locali.
Declinati in tutte le modalità sopra illustrate, i “laboratori PLS” si confermano un mezzo potente per orientare (azione 1 e 2) i ragazzi verso una scelta più consapevole del percorso universitario, per far conoscere la realtà universitaria e i modi di procedere della ricerca scientifica, e come strumento per l’autovalutazione (azione 5) e come percorso formativo per gli insegnanti (azione 6).